Messa di Gloria
Opera giovanile di Puccini, la Messa a 4 voci con orchestra, meglio conosciuta come Messa di Gloria, venne composta tra il 1878 e il 1880. Discendente di una famiglia di musicisti da cinque generazioni, Puccini respira, sin dalla nascita, una tradizione musicale intrisa di spirito religioso che poco spazio offre alla laicità: gli avi di Giacomo prestarono servizio come Maestri di Cappella e organisti nella Cattedrale della città di Lucca. Non stupisce quindi che la scrittura di musica sacra fosse quantomeno sfiorata da un giovane compositore che avrebbe poi rivolto le sue attenzioni alla musica operistica. Appena ventenne, nel 1878, Puccini compone un Credo eseguito nella chiesa di San Paolino. Ma la grandezza del genio musicale pucciniano, liberatasi dell’addomesticamento della tradizione musicale familiare, esplode due anni dopo, nel 1880, con la composizione di una maestosa Messa che annuncia potentemente del posto che egli occuperà nell’Olimpo degli dei della musica. La composizione sacra, eseguita nello stesso anno, consta dei brani dell’Ordinarium Missae: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Benedictus, e Agnus Dei. Composta per l’esame di diploma, non venne mai pubblicata. Dobbiamo a un sacerdote italo-americano, Don Dante Del Fiorentino, la pubblicazione postuma dell’opera, alla quale fu attribuito il sottotitolo di Messa di Gloria. Siamo nel 1952. Abita nel temperamento musicale della Messa quell’enfasi drammatica della quale saranno dimora i suoi melodrammi. Kyrie: due temi contrapposti, enunciati dapprima dagli archi quindi ripresi dal coro nel Kyrie eleison e Christe eleison, in una trama sonora che intesse il canone e i temi con travolgente bellezza. Gloria: in un tripudio di cromatismi, scale armoniche, corali e fughe, Puccini rivela il suo dominio contrappuntistico. Simile a una cattedrale barocca, una poderosa fuga chiude la sezione.
Credo: all’incipit in Fortissimo si contrappone un Adagio funebre, il Crocifixus, terminando con un fugato nel quale si intuisce l’Amen conclusivo.
Sanctus e Benedictus: un soave Sanctus, che innalza la prece al cielo, anticipa l’Aria del Benedictus qui venit, seguita dal potente Osanna corale. L’orchestra chiude la sezione sottovoce.
Agnus Dei: concisa ma efficace l’ultima parte della Messa, nella quale il Maestro, sdoganando qualsiasi attribuzione di laicità se non addirittura ateismo, supera le Colonne d’Ercole confermando una profondità spirituale e, forse, una necessità di fede mai confessate.
L’ascolto della Messa è reso felice dalla magistrale esecuzione dell’Orchestra Filarmonica della Calabria, mirabilmente guidata dal M° Filippo Arlia che, con sensibilità e attenzione alla semantica e all’estetica, dirige con incantevole perizia, accompagnando l’ascoltatore nel paesaggio sonoro che diviene un’esperienza musicale intensa, nella quale le melodie liriche e la drammaticità vergano un linguaggio emotivo aurora delle opere che verranno
Orchestra Filarmonica della Calabria
Nasce nel 2011 come orchestra residente del Festival del Mediterraneo ; ha all’attivo un intensa attività concertistica che la vista protagonista in diversi teatri italiani come il Teatro Tendastrisce di Roma, il teatro comunale di Altamura , il teatro Politeama di Catanzaro. Ha partecipato a numerosi festival nazionali tra i quali il Festival delle Orchestre di Roma, il Festival "Leoncavallo" di Montalto Uffugo, al Festival Euro Mediterraneo di Altomonte. E’ l'orchestra residente della stagione lirica dell'Anfiteatro dei Ruderi di Cirella dal 2017. E’ stata protagonista di una tournée in Cina alla Tianjin Opera House e alla Harbin Opera House con la produzione di "Le Nozze di Figaro", "Pagliacci", "Cavalleria Rusticana", "Turandot", "Carmina Burana" e il Concerto di Capodanno con la voce di José Carreras. Vanta prestigiose collaborazioni con numerosi musicisti di caratura internazionale come Michel Camilo, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Ilya Grubert, Sergei Nakariakov, Yuri Shiskin. Il Direttore Principale é Filippo Arlia, premiato con la Medaglia d'Oro nell'Aula Magna dell'Universitá "La Sapienza" di Roma "per la pregiatissima tecnica dimostrata nella direzione d'orchestra e per la distinta interpretazione del grande repertorio sinfonico del '900 “.
Filippo Arlia
Nato nel 1989 Filippo Arlia è un pianista e direttore d’orchestra. È considerato dalla critica internazionale uno dei più brillanti e versatili musicisti italiani della sua generazione è definito vulcanico e inarrestabile, brillante e straordinariamente convincente. Ha diretto numerosissimi concerti in Europa , Medio Oriente e in generale in numerosissime nazioni mondiali. Ha diretto orchestre prestigiose come l’Orchestra De Tineret di Cluj, la Cukurova State Symphony Orchestra di Adana, l’Orchestra Filarmonica “M. Jora” di Bacau, la Pacific Symphony Orchestra di Vladivostok. Dal 2014 é Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese (CZ), dove titolare di una cattedra di pianoforte principale e della cattedra di Direzione d’orchestra.