Giovanni Sollima - Carlotta Maestrini
L.v. Beethoven E.Sollima F.Mendelssohn-Bartholdy G.Sollima

Untitled


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Giovanni Sollima - Carlotta Maestrini
L.v. Beethoven E.Sollima F.Mendelssohn-Bartholdy G.Sollima

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L'album

"Untitled" nasce in un'atmosfera domestica, tra il mare, Rosana, Carlotta, il dolcissimo e gigante Bern ie, un pianoforte e un violoncello. La musica, almeno in parte, continua a raccontare storie legate a una sfera privata accostando alle sonate di Beethoven e Mendelssohn brani miei e di mio padre.
Cosa dire di Beethoven che non sia stato detto? La Sonata op 5 n. 2 è giovanile, scritta in quell'ultimo scorcio di '700 spalancato sul futuro, Beethoven visionario, elegantissimo e intenso estende la forma facendola viaggiare su percorsi armonici e dinamici straordinari. Delle cinque sonate mi ha sempre colpito la forma, monumentale nelle prime due, apollinea nella terza (op. 69) e compressa nelle ultime due dell'op. 102.
Mendelssohn, raccontano le cronache del tempo, ha eseguito più volte la prima Sonata con il virtuoso italiano ma già famoso all'estero e residente a Londra - Alfredo Piatti a cui ha dedicato anche un breve Canone su un bigliettino. La fluidità dei bellissimi temi, alternati a zone di trasparente contrappunto presenti sia nel primo che nel terzo movimento, raggiunge livelli emotivi altissimi nel secondo movimento - che non definirei lento, piuttosto danzante - nostalgico, in tonalità minore, con una percepibile radice ebraica cui segue un'apertura centrale al maggiore che appare come un piccolo miracolo.
Papà, quando ha composto l'Aria, era adolescente, sarà successo tra il 1943 e il '45, non so con certezza, come con certezza non sanno le mie sorelle e mio fratello... è un breve brano che da qualche tempo a questa parte mi trovo a suonare in concerto in programma o come bis nelle tre delle sue quattro versioni; violoncello e pianoforte, violoncello e archi, quartetto di violoncelli (una quarta versione, forse la prima, è per quartetto d'archi) .
Papà raccontava di aver trascorso diverse notti nei rifugi durante i bombardamenti, li dentro componeva, li dentro studiava il pianoforte senza strumento (aveva disegnato i tasti su una tavola di legno). Il titolo - Aria - è liberatorio, il brano stesso simboleggia, senza la pretesa o l'intento, l'uscita da un 'incubo.
Ho composto il Tema lii da Il Bell'Antonio nel 2005, in realtà il brano fa parte di una colonna sonora per un film tv in due puntate del regista Maurizio Zaccaro che non definirei un remake del film di Mauro Bolognini girato ben 45 anni prima con due bellissimi Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale, semmai un'ulteriore lettura del romanzo di Vitaliano Brancati e, al tempo stesso, di una condizione resa ancora più amara - o di tragicità sicula - in una Catania dell'epoca fascista. li brano fa parte di una suite in 10 movimenti per organici diversi, dal clarinetto solo, passando per il violoncello e pianoforte, fino ad arrivare all'orchestra. Non ho scritto molta musica per film ma, come a volte accade, un brano può prendere una strada tutta sua, e così è stato per il Tema III che - per pura coincidenza - mi sono trovato a suonare più volte in concerto e che, nel 2015, Yo-Yo Ma ha inciso assieme a Kathy Stott per il suo CD" Songs from the Are of Life". 
Suonare con Carlotta per me significa rendersi conto - giorno dopo giorno - del suo strepitoso talento, realizzare che l'esplorazione di una partitura musicale non ha età, che due generazioni lontane lo sono soltanto anagraficamente e che la forza della condivisione e dello scambio delle idee e dei suoni è senza tempo.

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Discografia
Giovanni Sollima
L'artista

Giovanni Sollima

E' un violoncellista di fama internazionale e compositore italiano le cui opere sono più eseguite al mondo. Ha collaborato con Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Giuseppe Andaloro, Toni Florio, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Antonio Albanese e con orchestre come la Chicago Symphony Orchestra, Manchester Camerata, Liverpool Philharmonic (Artist in Residence 2015), Royal Concertgebouw Orchestra, Moscow Soloists, Berlin Konzerthausorchester, Australian Chamber Orchestra, Il Giardino armonico, Cappella Neapolitana, Accademia Bizantina, Holland Baroque Society, Budapest Festival Orchestra. Ha composto musiche per Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage e Carolyn Carlson. Si è esibito all'Alice Tully Hall, Knitting Factory, Carnegie Hall (New York), Wigmore Hall, Queen Elizabeth Hall (Londra), Salle Gaveau (Parigi), Teatro alla Scala (Milano), Opera House (Sidney), Suntory Hall (Tokyo). Dal 2010 insegna all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove gli viene conferito il titolo di Accademico. Nel 2012, insieme a Enrico Melozzi, fonda i 100 Violoncelli. Nel 2015 ha composto il logo sonoro di Expo a Milano e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà Rondanini di Michelangelo. Giovanni esplora diversi generi utilizzando strumenti antichi, orientali, elettrici e inventivi, suonando nel deserto del Sahara, sott'acqua e con un violoncello di ghiaccio.La sua discografia è iniziata nel 1998 con un CD prodotto da Philip Glass per Point Music, seguito da undici album per Sony, Egea e Decca. Ha portato alla luce il musicista settecentesco, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha registrato le Sonate e le Sinfonie per violoncello e basso continuo per l l'etichetta Glossa. Nell'ottobre 2018 ha ricevuto il Premio Anner Bijlsma alla Biennale del Violoncello di Amsterdam.
Suona un violoncello di Francesco Ruggieri (Cremona, 1679).

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Carlotta Maestrini
L'artista

Carlotta Maestrini

Carlotta Maestrini ha iniziato lo studio del pianoforte a 5 anni con V. Adamo presso il Conservatorio di Palermo dove, dal 2015, frequenta il corso preaccademico sotto la guida di D. Sollima. Primo Premio al Concorso “A. Trombone” del 2015, nel dicembre dello stesso anno si è esibita al Teatro Massimo Bellini di Catania come vincitrice assoluta del concorso internazionale "G. Campochiaro". Nel 2016 ha vinto il Secondo Premio al Concorso Steinway di Verona e ha debuttato al Teatro Paisiello di Lecce con l’Orchestra del Conservatorio diretta da F. Libetta. Si è esibita negli Stati Uniti nel 2016 con la Greenwich Symphony Orchestra diretta da T. Simoncic, e nel 2019 per il Key Biscayne Piano Festival e il Miami International Piano Festival, dove ha debuttato con il suo primo recital. Dal 2017 frequenta il Corso Speciale di pianoforte tenuto da A. Lucchesini presso la Scuola di Musica di Fiesole.

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