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David Boldrini

L' Amante Il Formaggio


L' Amante  Il Formaggio
David Boldrini

L' Amante Il Formaggio



L'album

 L' amante

L'Amante scritta nell'arco di dieci giorni nel mese di Agosto 2017 e' un'opera lirica in un atto ed e' la prima composta da David Boldrini . Narra la storia dell'amore beffardo di Anni­ bale per" l'Amante" Luisa Ceccarini, la vicenda si svolge a Firenze nell'anno 2017.
Annibale Pinelli e' un celebre direttore d'orchestra sposato da anni con la moglie Sara, pia­ nista , due figli adolescenti Feancesco e Teresa vivono in casa con loro, mentre la suocera Rosalba, madre di Sara, pur essendo residente in altra dimora, e' solita invadere la vita dei coniugi con continue visite, durante le quali riesce a imporre il proprio dominio sull'andamento familiare dei Pinelli. La vita domestica del pomeriggio descritto nel breve atto è costellata dell'insorgere di continui isterismi di Annibale e Sara che recitano i ruoli di marito e moglie con rassegnazione, istituzionalizzati dalla casa dalle abitudini, dall'uso degli oggetti domestici che sembrano dominarli e diventare responsabili degli eventi delle loro vite. La cena da preparare , l'arrivo della suocera con la spesa, il passaggio dell'aspirapolvere , le scorribande dei figli le loro dissertazioni sui rispettivi fidanzati, i rimproveri i ricordi di un amore ormai trasfigurato e irriconoscibile costituiscono il tes­suto connettivo della vicenda , il tutto sembra apparentemente e normalmente cosparso dal grigiore domestico che caratterizza lo sfondo della vita di molte famiglie . Un casuale scambio dei telefoni di Annibale e Sara apre invece un improvviso scenario in- atteso e sconvolgente . La continua presenza di Luisa Ceccarini, che mai appare in scena, che invece domina l'intreccio con continui messaggi sul presunto telefono di Annibale, si trasforma in breve un inquietante figura. Alla fine dell'opera la donna bramata da Anni­bale, che egli crede di conquistare attraverso un dialogo virtuale, nel folle pomeriggio di casa Pinelli è in realtà l'amante della moglie Sara . Compare per la prima volta il il tema dell'amore omosessuale all'interno di un opera lirica, e la commedia si trasforma in uno struggente dramma psicologico del protagonista, stritolato dalla tecnologia dall'imborghesimento e dal distaccamento inconsapevole dalla realtà che ne deriva . Ogni personaggio risulta compresso, schiacciato dalla realtà familiare, le nevrosi di ogni compo­ nente sono caratterizzate da comportamenti aventi come finalità comune l'evasione .
Cercare I 'evasione !fisica dalla realtà in cerca della libertà e della felicità attuando un pro­ getto virtuale è dicotomico .Il vero dramma di questo breve atto consiste nella constatazi­ one di una prigionia reale determinata dalla distanza e dal distaccamento dalla realtà im­ posto dalla tecnologia, dalle consuetudini e dalla convinzione di potersi liberare senza con­ fronto con gli altri, sottraendosi a essi e alla loro attenzione.
Preceduta da una breve ouverture, durante la quale vengono tradizionalmente presentati le idee principali, L'Amante e' composta da temi corrispondenti ai personaggi principali e ai loro caratteri, cinque in tutto, piùquello iniziale fugato che, nell'opera appare durante un bisticcio sul tra Sara Annibale e Rosalba .Da tale procedimento , esce un atto costituito dalla giustapposizione di temi che si evolvono musicalmente come avviene per sentimenti dei personaggi in scena.
Statico e claudicante il tema della suocera, spavaldo il tema del figlio Feancesco, disinvolto e fresco quello di Teresa. Sara porta in se' il dolore del fallimento dell'amore di coppia de­ scritto dal nevrotico ripetersi del cromatismo discendente in tempo di valzer. Fiero e in­ genuamente Pindarico l'ampio e sognante tema di Annibale che irrompe come motto eva­ sivo e di speranza in tonalità diverse maggiori ogni volta che si manifesta la Ceccarini . Il tema di Annibale chiude drammaticamente l'opera, con una irreversibile e sorprendente deflagrazione in do minore finale .

Il Formaggio

Scritto tra il 7 e il 9 settembre 2019 e' il primo cortometraggio lirico della storia della musica . Libretto e musica di David Boldrini, narranti la vicenda di una coppia di topini maritati ,Valentino e Maria Pippa e di un pezzo di Taleggio. Le due bestiole, interpretate da un Tenore e un Soprano abitano da anni nella tana ricavata all'interno di una soffitta, loro conquilini abituali una gatta e il vecchio topo Amilcare ( entrambi mimi). Una sera, dopo uno dei consueti inseguimenti, durante i quali Maria Pippa e Valentino riescono a sfuggire alle grinfie del felino, scoprono che di fronte alla loro tana un grande pezzo di formaggio e' caduto accidentalmente dal tavolo . Lo stupore è grande tanto quanto la felic­ ità dei due animaletti che esultano per l'enorme fortuna. Dopo un primo momento eu­ forico, Valentino e Maria Pippa vengono presi dallo sgomento e dall'incertezza: come fare a portare un tal pezzo di FORMAGGIO nella propria casa senza correre alcun rischio?
La gatta è in giro, forse a cena, ma se arriva la vita dei due topini innamorati sara' in peri­ colo. Maria Pippa si sente forte e giovane e sconsiglia Valentino di uscire allo scoperto, non vale la pena, se egli fosse preda della gatta ,ella stessa morirebbe di dolore. Valentino viril­mente , risponde che egli invece è forte e capace e che affronterà il cimento con coraggio. Segue un bisticcio tra i protagonisti ma i toni si abbassano quando entrambi vengono travolti dal profumo di taleggio emesso dal formaggio poco distante . Caduti in estasi sognano la felicità e il piacere che darebbe loro la conquista del desiato oggetto. Nel momento più alto del breve sogno dei topolini si odono in lontananza i passi del vecchio topo Amilcare che torna da una lunga passeggiata, senza alcuna emozione, dopo una repentina ispezione afferra con cinismo il Taleggio e lo trascina nella sua tana poco distante da quella di Maria Pippa e Valentino sbattendo e la porta serrandosi. Il gioco è fatto! I topini sono rimasti a mani vuote, allora ,Valentino preso dallo scoramento, quasi inconsciamente, più sconso­ lato ormai che impaurito , si lascia andare e passeggia raggiungendo senza nemmeno ac­ corgersene il luogo in cui si trovava fino a pochi istanti prima il pezzo di formaggio.
Proprio nel momento in cui raggiunge quella distanza dalla tana che tanto lo intimoriva, iene illuminato da una ignot a luce che passa attraverso un piccola finestra situata in alto nella soffitta. E' la luna che splende in cielo che lo accarezza , fino a quel giorno Valentino ne aveva solo sentito parlare , commosso e emozionato chiama Maria Pippa dicendole " Guarda guarda" . La topolina arriva al fianco dello sposo e, con disarmante semplicità scor­ gendo la luna piena in cielo chiede cosa sia , poi afferma che a parer suo è una bellissima forma di formaggio dolce. Valentino sa che quella è la luna , qualcosa di cui ha sentito par­ lare attraverso i discorsi degli uomini. li chiaro di luna e gli odori dell' aprile invadono le anime di Maria Pippa e Valentino, entrambi non hanno colto l'attimo per arricchirsi con un pezzo di Taleggio ma hanno qualcosa di più: la luna la primavera e sopratutto il loro amore.
I due rincasano le luci si abbassano la bianca luce illumina la notte, la gatta passa di nuovo e urta in un pezzo di formaggio sopra una mensola, lasciandolo accidentalmente cadere di fronte alla porta della casa dei Topini. Dalla favola di Maria Pippa e Valentino si colgono più insegnamenti : il più immediato è cogliere l'att imo , sicuramente il pezzo di formaggio dovrebbe essere subito portato in casa con prontezza. Velocità di esecuzione che non manca allo scaltro Amilcare, più vecchio avido e meno dubitante dei giovani topini.In realtà una volta perso l'oggetto del desiderio, Valentino quasi in un trans che Io rende in­ consapevole riesce a raggiungere senza alcun timore il luogo in cui si trovava il pezzo di Taleggio, da questo atteggiamento si trae un' indicazione ulteriore : allentare i freni inibi­tori dopo uno shock consente di raggiungere una nuova dimensione , una nuova distanza da quelle sicurezze ( in questo caso rappresentate dalla tana) che a volte sembrano impos­sibili da abbandonare. Questo a sua volta comporta un evoluzione, una crescita e la conseg­uente scoperta di qualcosa di nuovo che ci illuminera'di luce diversa. La luna altro non rap­presenta che la coscienza di Valentino che, abbandonato il desiderio primario della ricche­zza materiale, abbandonate le certezze quotidiane viene illuminato dall'alto da un oggetto che sta sopra di lui, qualcosa che assomiglia si, ma solo in parte al formaggio, e quindi al piacere dei sensi e al capitale, ma in realtà superiore, irraggiungibile inspiegabile, più forte più puro. La meraviglia di una tal scoperta rende evidente a Maria Pippa e Valentino tutta l'assolutezza del loro amore appagando ogni loro desiderio.

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Discografia
David Boldrini
L'artista

DAVID BOLDRINI

Diplomato in pianoforte presso il conservatorio Cherubini di Firenze nella classe di Lidya Rocchetti con il massimo dei voti, la lode e la menzione d' onore.
Contemporaneamente si diploma in organo e composizione organistica presso il medesimo conservatorio studiando nella classe di M. Mochi .
Inizia così a seguire i corsi di perfezionamento tenuti da Bruno Canino presso l' accademia Marziali di Seveso , e dal Trio di Milano presso la scuola di musica di Fiesole, il corso biennale tenuto dal duo pianistico Moreno - Capelli , presso la Musica Interna a Bologna, e risulta allievo effettivo di numerose master tra cui quelle tenute da P. Badura Sckoda a Villa Medici a Milano, Bruno Canino presso gli Amici della musica di Firenze, Fabio Bidini Arezzo .
Nel 2001 studia pianoforte con Vincenzo Balzani presso la scuola di musica di Cantù, e in seguito frequenta il corso triennale presso l'accademia pianistica di Imola " Incontri con il Maestro " nella classe di musica da camera di Pier Narciso Masi .
Studia inoltre per quattro anni pianoforte presso la scuola di musica di Sesto Fiorentino con Pier Narciso Masi .
Vincitore di numerosissimi concorsi . Nel 2001 gli viene conferito il premio " LIONS " in qualità di vincitore assoluto del concorso pianistico Città di Follonica , nel 2003 viene premiato come miglior pianista camerista al concorso Luigi Nono a Torino ( Venaria Reale ). Nello stesso anno è primo assoluto al concorso Rospigliosi e secondo assoluto al concorso Internazionale Valtidone di Piacenza .
Nel 2004 è vincitore assoluto dei concorsi pianistici Di Vicopisano e Nuovi Orizzonti di Arezzo .
Invitato regolarmente come solista e come camerista in prestigiose associazioni, ha suonato per L'associazione Fioravanti di Prato, Il Lycaeum di Firenze , i Concerti del Cicognini di Prato, Associazione musicale lucchese, Estate Frentana, Festival Barocco internazionale - Orchestra sinfonica di Sanremo, I concerti del museo casa Ivan Bruschi di Arezzo, associazione giovani musicisti fiorentini Museo Chiesa di Dante Alighieri, Associazione Damaris di Pistoia, Teatro del lido di Ostia, Agimus Roma, Campus internazionale di musica di Latina, Settimana della musica di Bruxelles. Camerista richiesto da artisti di fama internazionale , collabora al fianco di Maria Luigia Borsi, Andrea Bocelli, Paolo Chiavacci, Brad Repp, Augusto Vismara.
Dal 2005 è direttore artistico dell'associazione Ramimusicali dell'omonima stagione concertistica e del concorso giunto quest'anno alla sua terza edizione .

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