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Monaldo Braconi
Puccini

Émile Tavan fantasie d' opera da Puccini


Émile Tavan fantasie     d' opera da Puccini
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Émile Tavan fantasie d' opera da Puccini



L'album

Il pantheon della musica viene solitamente riservato a compositori e qualche raro esecutore. Molto di rado viene considerato personaggio degno di nota un arrangiatore di musiche altrui. Ma il compito dell’elaborazione non è da sottovalutare. Perfino Mozart si lamentò con suo padre “non hai idea quanto sia difficile
rielaborare per banda un’opera di questo genere. Adattarla per gli strumenti a fiato senza, comunque, allontanarsi troppo dall’effetto generale.” (20 luglio, 1782)
Émile Hypolite Joseph Tavan (1849 – 1929) nacque a Aix-en-Provence in Francia. Fu un maestro della rielaborazione di opere liriche sia per ensembles grandi e piccoli, sia per pianoforte come le Fantasie che Monaldo Braconi propone in questa registrazione. Sebbene in quel periodo venissero pubblicate delle edizioni
di partiture operistiche per pianoforte solo, queste erano destinate esclusivamente ad uso del direttore o del pianista accompagnatore. Invece le Fantasie di Tavan sono raccolte libere di alcuni dei passi più memorabili delle opere e, grazie a queste, Tavan stesso raggiunse una certa notorietà. Egli non fu un semplice arrangiatore delle melodie più amate tratte dalle opere liriche del momento: secondo il catalogo WorldCat, Tavan scrisse 1395 opere pubblicate in 1875
edizioni in cinque lingue nella sua veste variegata di autore, compositore, arrangiatore, adattatore, editore e trascrittore. È possibile che ci siano state anche altre composizioni scritte sotto lo pseudonimo di James P Colwery. Scrisse inoltre un libro sull’orchestrazione – Méthode pratique d’orchestration symphoniq ue – che fu utilizzato diffusamente in Francia. Come direttore d’orchestra lavorò con la Sinfonia della Tour Eiffel(1890) e diresse l’orchestra ad uno dei balli in maschera all’Opéra di Parigi. Nel 1900 diresse  l’orchestra durante l’Exposition Universelle. Fu anche eletto sindaco di Mantes la Jolie nel 1894, ricoprendo diversi mandati elettorali. Nell’era moderna, dove la musica è disponibile in qualunque momento e per chiunque, può essere difficile comprendere la necessità di promuovere le opere attraverso le trascrizioni per pianoforte o per banda, ma in un’epoca priva di YouTube, i pianisti scrivevano fantasie operistiche sia per
familiarizzare il pubblico con il repertorio (a volte con composizioni proprie), sia per mettere in evidenza la propria tecnica virtuosistica. Tra i più noti ci furono Sigismond Thalberg (famoso per la sua fantasia su Les Huguenots di Meyer-beer, e Franz Liszt (scrisse fantasie su Don Giovanni di Mozart e Simon Boccanegra di Verdi). Anche la Carmen di Bizet fu un’altra fonte d’ispirazione per molte fantasie. Tavan fu uno scrittore prolifico
di fantasie. La casa editrice italiana Ricordi elenca arrangiamenti di Tavan su opere di Alfano, Boito, Burgmein, Giulio Ricordi, Catalani, Franchetti, Mascagni (Iris), Ponchielli, Puccini, Verdi (Aida, Don Carlo, Falstaff, Otello, Un Ballo in Maschera) , Zandonai ed altri. In Francia Tavan pubblicò fantasie su opere di Auber, Donizetti, Gounod, Massenet, Meyerbeer, Offenbach, R. Strauss, Wagner (Rienzi, Tannhäuser, Lohengrin, Tristan, Der Meistersinger, Die Walküre, Siegfried,
Götterdammerung, Parsifal) e Weber. Oggi tutti co-noscono le opere di Puccini e parrebbe venir meno la necessità della loro divulgazione; tuttavia vi sono tutt’ora delle motivazioni intriganti per giustificare lo studio delle Fantasie di Tavan sulle opere di grande Maestro. Per-fino oggi,infatti, poche persone conoscono la prima opera che scrisse Puccini, Le Villi, o l’opera “americana”La Fanciulla del West (1910) tanto da non cercarle neanche su Internet. Queste fantasie
hanno un’interessante storia legata anche al cinema: elaborazioni di questo tipo furono utilizzate a volte per accompagnare la proiezione di opere filmate prima dell’invenzione del sonoro; lo stesso Puccini fu un grande improvvisatore. Quando scriveva un’opera, il primo passo era quello di annotare il libretto con appunti musicali per poi collegarli al pianoforte.
Utilizzava questo libretto annotato quando voleva far sentire l’opera ancora non terminata come accadde ad esempio per Victorien Sardou, autore della tragedia Tosca, quando il Maestro eseguì tali appunti in forma di “fantasia”, prima che fosse completata l’opera. La Fantasie di Tavan sulle opere di Puccini mettono in evidenza i passaggi più memorabili ma spesso fuori ordine cronologico. Ad esempio nella Prima Fantasia sulla Tosca (ci furono 11 edizioni pubblicate tra 1903 e 1947 in tre lingue), l’ingresso del sagrestano avviene do-po il duetto d’amore seguito dall’aria “E lucevan le stelle” del terzo atto. Nella Seconda Fantasia sulla
Tosca ascoltiamo prima “Vissi d’Arte” (Atto II) e in seguito “Te Deum” (Atto I). Inoltre, i brani sono spesso trasportati in una tonalità diversa dall’originale per creare una progressione musicale più scorrevole tra una citazione e l’altra. Viene anche affrontato il problema perenne del rapporto tra parola e musica nell’opera. Quale delle due è di primaria importanza? Il senso musicale può superare le inconsistenze drammatiche? Dato il successo popolare di queste fantasie all’epoca della loro pubblicazione, sembra chiaro che, almeno in questi casi, predomini la musica.
Tavan scrisse anche molte composizioni proprie, alcune dal sapore esotico come Noce Arabe, Fête Havanaise e le tante Hongroises, Oceana, una suite di valzer in stile tradizionale, polke, mazurche e un notturno nello stile di Chopin intitolato Seule au Monde. Tavan morì, il 26 dicembre 1929, a Gassincourt (Seine et Oise) e possiamo senza dubbio affermare che questo musicista di successo non fu proprio solo al  mondo.

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Discografia
Monaldo Braconi
L'artista

Monaldo Braconi

E’ docente di pianoforte presso il Conservatorio di Stato “L. Perosi” di Campobasso. E’ maestro collaboratore presso i corsi dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena e presso i corsi di Alto Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con Massimo Paris, Giovanni Sollima ed Alessandro Carbonare. Dal 1998 collabora con l’Orchestra dell’ Accademia Nazionale di S. Cecilia sotto la direzione di maestri quali Pappano, Chung, Eotvos, Maazel, Valchua, Fiore, Iurowski, Orozco - Estrada ecc, con il Coro dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, sotto la direzione di maestri quali Bressan, Gabbiani, Balatsch e Visco. E’ nato a Roma dove ha studiato presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Si è poi perfezionato con Massimiliano Damerini, Oleg Malov (presso il Conservatorio Rimskij-Korsakov di S. Pietroburgo), Riccardo Brengola (all’Accademia Chigiana di Siena), Sergio Perticaroli e Felix Ayo (presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma), ricevendo ovunque importanti riconoscimenti. Collabora con importanti ensembles tra cui i Percussionisti dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia”,il “PianoFortissimoPercussionEnsemble”, “i Cameristi del Conservatorio di S. Cecilia”, i “Solisti della Scala” ed il “Quartetto della Scala”. E’ stato invitato a partecipare al 1° e 2° Festival della Musica Contemporanea Italiana che si è svolto con grande successo a Pechino. In veste di solista è stato protagonista, tra l’altro, del “Grande Concerto commemorativo per la strage della stazione”, del concerto nell’ambito
del Festival “EUROPALIA” a Bruxelles e del concerto tenutosi presso l’Auditorium Pio di Roma, dove ha eseguito il concerto per la mano sinistra di M. Ravel con
l’Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev. Quest’ultimo concerto è stato trasmesso dalla Televisione Italiana (RAI UNO) e dalla Radio (RADIOTRE). Collabora con importanti orchestre straniere come la “Leningrad Philharmonic Orchestra”, la “Saint Petersburg State Academic Orchestra”, la “Rostov on Don Philharmonic Orchestra”, la “Sophia Sinfonic” ecc. E’ invitato dai più importanti Festivals in Italia ed all’estero e, particolarmente in Russia dove esegue, spesso in prima assoluta, opere di autori russi ed italiani. Tra le varie registrazioni, si ricordano le ultime: un cd per Decca con il clarinettista Alessandro Carbonare e uno per “Amadeus”, con il fratello Simonide Braconi, prima viola dell’Orchestra del Teatro “Alla Scala” di Milano, dedicato all’opera
di Johannes Brahms per viola e pianoforte; un dvd dal titolo “Playing Portraits” in trio violino – clarinetto – pianoforte con Elisa Papandrea ed Alessandro Carbonare, registrato presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma, su musiche del novecento; Tra i prossimi progetti discografici si segnala un cd dedicato a Gershwin, uno in duo fagotto – pianoforte con Francesco Bossone, primo fagotto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedicato a Schumann e un cd su fantasieper pianoforte tratte da opere di Giuseppe Verdi.

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