Giulio Tampalini - Daniele Fabio
Fabio Albeniz

Duosfera


Duosfera
Giulio Tampalini - Daniele Fabio
Fabio Albeniz

Duosfera



L'album

1-Cape Horn
Ispirato alla straordinaria impresa velica e alla figura di Bernard Moitessier che nel 1963 compie il primo giro del mondo in solitaria in barca a vela senza scalo: la traversata Tahiti - Alicante via Capo Horn, un viaggio ricco di mistero, entusiasmo e misticismo.

2- Memento
Nella nostra mente il tempo presente si intreccia con la nostra memoria, con le impressioni provenienti dal passato, che proiettano ambizioni, paure, speranze verso ciò che ci attende. Così in ogni istante della nostra vita, convivono passato, presente e futuro. Un trio di chitarre impersona questi tre tempi, fusi in un unico reale eterno presente.

3- Fortuna Nova
Questa fantasia si ispira ai primi due movimenti dei Carmina Burana di Carl Orff. Il testo di "O Fortuna" racconta della mutevolezza dei desideri e dell'imprevedibilità del destino, in relazione agli influssi lunari, archetipo dell'inconscio. "Fortuna Nova" è un invito a trovare dentro di sè la sorgente della volontà, capace di generare il destino della nostra essenza, il cui archetipo è il logos solare.

4- Le notti di Orfeo
Il brano è un’evocazione interiore degli scenari nella mente e nel cuore di Orfeo, durante il suo viaggio per ricongiungersi ad Euridice. In questo percorso dell’anima si alternano speranze, paure, forza, disperazione, mentre l'amore si staglia sopra ogni cosa. La presenza dell’elettronica insieme alla chitarra simboleggia la multidimensionalità del mito, che parla in chiave allegorica ai diversi livelli dell'essere.

5- Smile
“Smile” è un’elaborazione ispirata al celebre brano scritto da Charlie Chaplin. Il brano presenta una sezione introduttiva atonale e dissonante che rievoca le disarmonie della vita, con i suoi problemi, i conflitti, le difficoltà e i drammi interiori che ogni essere umano incontra. Ed è proprio in quei momenti che il sorriso può farsi strada dentro di noi, come un raggio di luce nell’oscurità, aiutandoci a ritrovare la serenità perduta.

"Sorridi, anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso la tua paura e al dolore
sorridi
e forse domani
scoprirai che la vita
vale ancora la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi...."

6- Juego
La chitarra classica è intrisa del fascino della Spagna e del mondo flamenco. La letteratura di questo strumento si è alimentata spesso dell’incontro tra queste due dimensioni, quella colta e quella popolare, evocando spesso i confini della penisola iberica. “Juego” si ispira alla struttura ritmica della solea flamenca, uno dei compas più noti in questa tradizione, inserita nel contesto della Forma Sonata, la struttura compositiva principale del periodo classico. Due mondi riuniti in un unico gioco.

7-Scherzo terzo
I “Tre Scherzi” costituiscono una raccolta che celebra l'unione e la giustapposizione di linguaggi differenti, con libertà e senza barriere, mantenendo lo spirito brillante tipico della forma compositiva dello scherzo. Lo Scherzo Terzo rievoca ambientazioni cinematografiche in cui luci ed ombre creano un chiaroscuro narrativo.

8-Scherzo Antico
In questo scherzo reminiscenze barocche incontrano pulsioni rock, per dar vita ad un’energia radiosa, che pulsa e danza sulle corde del tempo.

9-Asturias
La versione chitarristica del brano pianistico “Prelude- Leyenda” di Isaac Albeniz è diventato uno dei brani iconici legati al mondo delle sei corde e questo arrangiamento inedito per due chitarre ne è un omaggio.

10- Carpets
Due chitarre si mescolano all’elettronica, per creare tappeti sonori intrecciati in una dimensione caleidoscopica, attraverso echi di minimalismo musicale degli anni 70', synth e suoni vintage.

11-Insieme
Un tema viene esposto in continua alternanza tra le due chitarre, come fosse dialogo continuo tra due amici che sanno parlare ed ascoltarsi. Il brano è un inno all'amicizia, alla capacità di costruire ed evolvere in sinergia col prossimo ed è anche un omaggio al maestro Ennio Morricone, nell'anno della sua scomparsa.

12-Libellule
Il volo unico e caratteristico della libellula ha ispirato questo brano. Il movimento continuo delle ali risuona in un arpeggio leggero e costante, avvolto da calore del violoncello, a richiamare uno scenario d'estate, periodo in cui le libellule si muovono di più nel loro ciclo di vita.

13- Scherzo Irriverente, bonus track

14- Robinson, bonus track

La sfera è unione.
Al suo interno non vi sono angoli, né confini o barriere;
ogni colore si fonde nell'altro in un disegno in continuo mutamento.
La sfera è immobile e in movimento, essa è piena e vuota,
gli opposti si incontrano in una danza circolare senza tempo.

Così è la musica.
Un atto d'amore tra suono e silenzio, una sottile linea che tiene per mano la gioia e il pianto,
ricordo struggente del passato, slancio eroico verso il futuro, tensione, coraggio, vita presente.

Essa dipinge sulla tela del cuore le impressioni del mondo, con colori fatti d'emozione.
Essa è composta della sostanza di cui è fatto l'universo,
risuona dei movimenti circolari degli astri, viaggia e volteggia,
per trovare dimora nella nostra anima.
Nell'anima riposa e diventa silenzio,
dall'anima rinasce per volare nel vento.

La musica batte nel petto di ogni essere vivente,
Siamo tutti parte della grande orchestra della vita, uniti nel suonare insieme la sinfonia dell'esistenza.
Sul palcoscenico del mondo ognuno è al tempo stesso interprete e pubblico
e il contrappunto del destino intreccia le nostre voci sulla partitura del tempo.

Talvolta spiriti affini s'incontrano e i loro intenti si allineano.
Quando ciò accade, l'energia che ne deriva è superiore alla somma della forza dei singoli.
Così nasce il Duosfera, formazione speciale, inaspettata e sorprendente.
Due musicisti uniti dall'amore per la ricerca del nuovo e animati dalla riscoperta di ciò che è stato e continua ad essere. Una musica inclusiva, che abbraccia senza distinzione di genere ciò che risuona nel tempo, lo mette nel proprio bagaglio e si avvia per un nuovo viaggio.

Molteplici linguaggi si avvicendano nella narrazione, la semplicità cammina accanto alla complessità, il virtuosismo strumentale esalta l'elaborazione compositiva, alternandosi ad un minimalismo essenziale o ad una spregiudicata vena ribelle che talvolta strizza l'occhio all'ironia.
Tutto si fonde in un atto evocativo, prospero di immaginazione. Temi noti diventano lo spunto per far sorgere nuove isole sonore, composizioni originali prendono vita, ispirandosi a gesta, leggende, uomini, impressioni, in un'unica sfera di comunicazione che vuole parlare al cuore delle persone.
Una musica che nasce dall'amicizia, dalla vita, dal coraggio di intraprendere percorsi inesplorati, dove sono le orme del nostro passo a tracciare il cammino.

Due chitarre sono il vascello di questa avventura, dodici corde raccontano una storia che ha appena iniziato a scriversi.

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Discografia
Giulio Tampalini
L'artista

Giulio Tampalini

Giulio Tampalini nel 2014 ha ricevuto a Milano il Premio delle Arti e della Cultura. È considerato dalla critica uno degli interpreti più innovativi e carismatici del panorama musicale internazionale. Artista Warner Classics, ha registrato più di 40 CD e si è esibito in più di 2000 concerti in tutto il mondo.Dopo il diploma con dieci e lode al Conservatorio di Cuneo, ha vinto i maggiori premi internazionali di chitarra, il Concorso “Yepes” di Sanremo, il “Sor” di Roma, due volte il Torneo Internazionale di Musica di Roma, il “De Bonis” di Cosenza. Ha vinto due Chitarre d’oro per il miglior disco: nel 2003 con il Tárrega: Opere complete per chitarra e nel 2018 per l’album Castelnuovo-Tedesco: Complete Works for Soprano and Guitar. Si esibisce regolarmente in Europa, Asia e Stati Uniti come solista e con orchestra. Nella sua imponente produzione discografica sono presenti cd dedicati al Novecento italiano, l’opera completa per chitarra sola di Castelnuovo-Tedesco, il Concierto de Aranjuez di Rodrigo, un monografico su Gilardino, le Sei Rossiniane di Giuliani, il Concerto n. 1, il Quintetto e il Romancero Gitano di Castelnuovo-Tedesco e quattro integrali: Tárrega, Llobet, Matiegka e Villa-Lobos. Con Giovanni Podera è curatore della collana “I Maestri della Chitarra” per le Edizioni Curci. È docente di chitarra presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro” e presso il Conservatorio di Adria, direttore dell’Accademia Internazionale della Chitarra di Brescia e fondatore dell’Italian Guitar Campus, tiene seguitissime masterclass in Italia, Europa e Asia e America.

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Daniele Fabio
L'artista

Daniele Fabio

Inizia il suo percorso studiando chitarra e composizione Jazz sotto la guida del maestro Lutte Berg. Ben presto comincia a svolgere, parallelamente allo studio un’ attività concertistica nell’ambito jazz, rock, blues. Entra in contatto con il mondo della musica classica studiando liuto rinascimentale e barocco presso il conservatorio di musica di Cosenza sotto la guida del maestro Ugo Di Giovanni, collaborando con diverse formazioni e orchestre barocche come l’Ensamble di Musica Antica del Conservatorio di Cosenza, l’ensamble “Riflesso Armonico”, svolgendo attività di continuista, econ esse un’ attività concertistica in tutta Italia e vincendo diversi concorsi internazionali del settore. Parallelamente approfondisce lo studio della musica etnica, della voce, composizione e arrangiamenti approcciandosi allo studio di strumenti come l’oud arabo, il bouzuki irlandese, le percussioni, la chitarra-arpa, l’ocarina e il flauto dolce, mandolino, batteria, basso, tastiere, chitarra classica, acustica, elettrica e fretless. Partecipa a diverse produzioni discografiche come musicista, arrangiatore , compositore e cantante, e svolge un ‘ intensa attività concertistica sia come turnista per artisti tra nord e sud Italia, come Massimo Ferrante, Ennio Rega, e molti altri, sia in formazioni da lui dirette. Collabora con diverse compagnie teatrali, come Tolda 86’, occupandosi di comporre e arrangiare le musiche, esibendosi nei principali teatri calabresi, il Teatro Rendano, Teatro Morelli, il Piccolo di Castiglione, il Franz Teatro, e altri.
Contemporaneamente cura la didattica musicale presso diversi istituti ed accademie private Calabresi e Lombarde. Successivamente studia Jazz presso la scuola civica di Milano, e inizia la collaborazione con Antonello Gabelli,insieme al quale costituisce la nuova formazione ufficiale dei Corvi come cantante chitarrista, compositore e arrangiatore, facendo diverse tournée in tutta Italia. Prosegue i suoi studi presso il conservatorio, in chitarra classica e composizione.
Forma diversi ensamble tra cui ‘Aria’ con i cantanti lirici Franco Ruggero Pino e Teresa Musacchio e Katia Mancuso alla viola da
gamba con i quali svolgono concerti nei principali teatri calabresi. Nel frattempo vince diversi concorsi internazionali come chitarrista, e come compositore.

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