Artisti / Nicholas Nebuloni / Obras Maestras Espanolas
Nicholas Nebuloni
F. Mompou D.Aguado M. Llobet A. J. M. Palacios F. Fernandiere

Obras Maestras Espanolas


Obras Maestras Espanolas
Nicholas Nebuloni
F. Mompou D.Aguado M. Llobet A. J. M. Palacios F. Fernandiere

Obras Maestras Espanolas



L'album

OBRAS MAESTRAS ESPANOLAS
Un viaggio musicale attraverso i capolavori chitarristici del virtuosismo spagnolo dalla metà dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento.

li legame indissolubile e storico tra Spagna e Chitarra ci offre, con questo CD, un nuovo ed intenso capitolo: i "Capolavori Spagnoli", come ci ricorda il suggestivo titolo, si susseguono nella interpretazione di Nicholas
Nebuloni accostando grandi classici del repertorio delle sei corde a preziose novità discografiche.
Il CD si apre con la inedita ed evocativa versione chitarristica della Canci6n n. 6 di Federico Mompou (1893-1987), uno dei più rappresentativi autori della storia della musica catalana.
Appartenente al ciclo delle "Canci6n y Danza" composte dall'autore tra il 1918 e il 1972, è originariamente destinata al pianoforte; Nebuloni ci regala una intima esecuzione volutamente della sola Canci6n, nella celebre trascrizione realizzata dal chitarrista venezuelano Alirio Diaz. La breve melodia di Mompou, di andamento lento e cadenzato, funge da densa e intensa "sigla di apertura" del disco, ricca di caldi colori strumentali esaltati dal vibrato chitarristico e dall'accordatura profonda: come più volte lo stesso Mompou ci ricorda l'obiettivo è ottenere "la massima forza espressiva con la massima semplicità ed economia di mezzi, nonché un ritorno al primitivismo per presentare l'idea musicale nuda e pura". Come ci suggerisce il musicologo francese Vladimir Jankélévitch 'Il mistero di Mompou ci sfugge non appena proviamo a etichettarlo o ad attribuirlo a qualche categoria concettuale. Eppure siamo in grado di percepire questa voce sensibile, inimitabile, la voce stessa del silenzio... Il desiderio di Mompou nel cercare questa solitudine nel suono, è quello di raggiungere il punto irraggiungibile in cui la musica diventa la voce stessa del silenzio, dove il silenzio stesso diventa musica".
Dionisio Aguado (1784-1849), celebre chitarrista-compositore madrileno, è uno dei massimi esponenti del
classicismo chitarristico, fortunatissima stagione che lo strumento attraversa nei primi trenta anni del secolo XIX.
Dopo gli studi con M. Garcia (Padre Basilio), Aguado si perfeziona alla scuola di Federico Moretti e successivamente intraprende una brillante carriera concertistica: a Parigi, dove si stabilisce dal 1825 al 1838, è virtuoso apprezzato da Paganini, Rossini, Bellini e Sor. A lui si addice perfettamente la qualifica di "brillante": non a caso i Trois Ronda brillants pour guitare seule Op. 2, rappresentano il culmine dell'arte compositiva di Aguado. Il celebre Rondò n. 2 presente in questa registrazione è caratterizzato da apollinea freschezza e da adamantina cantabilità, ed è preceduto da una ispirata Introduzione: l'esecuzionedei numerosi passaggi di bravura e delle cadenze necessita di una sfavillante tecnica ed un controllo strumentalesupremo, affiancati dalle necessarie pianistico, avrebbe più tardi realizzato Federico Mompou". Esempio ne sono il ciclo di variazioni intitolato Variaciones sobre un tema de Sor, op. 15 nel quale Llobet unisce alla ricerca timbrica l'esaltazione del virtuosismo strumentale: composte nel 1908, l'autore adotta il tema della Follia e le prime due variazioni scritte poco meno di un secolo prima dall'illustre conterraneo Fernando Sor, aggiungendo altre otto variazioni ed un Intermezzo. Dimostrazione di bravura tecnica e di ingegno della scrittura, Llobet esalta le possibilità tecnico-espressive della chitarra senza incorrere nel rischio del funanbolismo fine a se stesso e assoggettando il virtuosismo ad un pensiero musicale nobile ed artistico.
Riscoperta dall'infaticabile Angelo Gilardino alla fine degli anni ottanta la Sonata para Guitarra del compositore castigliano Antonio José (Martinez Palacios) è probabilmente l'opera del Novecento storico spagnolo divenuta più famosa negli ultimi venti anni. Il compositore nato nel 1902 e barbaramente trucidato dai franchisti nella Guerra Civile spagnola nel 1936, si rivela nella Sonata (unica composizione dedicata alla chitarra) prosecutore dello stile raveliano e debussiano, scrivendo una poderosa ed ampia composizione ispirata al modernismo europeo, evitando riferimenti a "spagnolismi" ed accademismo. Nella Sonata para Guitarra (in quattro movimenti) troviamo soprattutto Ravel: come ci ricorda Angelo Gilardino "il segno raveliano si stampa chiarissimo, nell'ironia raffinata e nella consumata tendresse del Minueto, e in modo pressoché mimetico, nel pathos lirico della Pavana Triste. Il primo tempo è una forma sonata elusa, in cui il cosiddetto sviluppo è sostituito da una serie di rarefatte evocazioni del tema principale, ed il Finale è uno scoppiettante Rondò in cui viene impiegato il Rasgueado , ma non per evocare il Canta Jondo e i suoi eroi, bensl per suscitare fiammate di schumanniana energia".
Chiudono il cd le registrazioni, probabilmente per la prima volta in forma integrale, ad opera del DuOn (Nicholas Nebuloni e Vanessa Bernardi) dei Seis Duos per due chitarre del compositore di Zamora Fernando Ferandiere (1740-1816). Violinista di formazione, è autore di numerose musiche anche destinate alle chitarra (purtroppo molte non pervenuteci) ed di un testo di significativa importanza, l'Arte de tocar la guitarra espaiiola, del 1799. Provenienti da un manoscritto databile 1800 circa quando Ferandiere operava a Madrid, i Seis Duos (tutti in due movimenti) ci offrono una scrittura concertante ricca di elegante vitalità ed originalità del trattamento strumentale: è evidente una scrittura che uniscestilemi tardobarocchi ad atteggiamenti compositivi ormai classici, creando un equilibrio formale sapientemente dosato e una imponente ricchezza di spunti melodici fortemente caratterizzati con ricercate, e spesso improwise, modulazioni. Plauso va a questa registrazione e agli interpreti per l'importante opera di divulgazione di un repertorio che ci riserva partiture di importantequalità artistica e getta una significativa luce su una stagione della storia della chitarra, la fine del Settecento, ancora poco indagata.

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Discografia
Nicholas Nebuloni
L'artista

Nicholas Nebuloni

Nicholas Nebuloni si diploma con il massimo dei voti, Lode e Menzione Speciale presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria sotto la guida del M° Marco Bonfanti ed è diplomando al Biennio specialistico presso lo stesso Conservatorio con il M° Giulio Tampalini. Da settembre 2023 è iscritto al “Master of Arts in Music Performance” presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano con il M° Lorenzo Micheli. Si è perfezionato attivamente a Masterclass con Maestri di fama Internazionale quali Gabriel Bianco, Lorenzo Micheli, Matteo Mela, Andrea De Vitis, Aniello Desiderio, Duo Bonfanti, Pavel Steidl, Zoran Dukic, Anabel Montesinos, Matt Palmer, Philippe Villa, Thomas Offermann, Luigi Attademo, Marco Ramelli, Giacomo Susani e Paolo Pegoraro. Nell’estate 2023 frequenta il corso tenuto dal M° Eliot Fisk presso l’ “Accademia Chigiana” di Siena, ottenendo il prestigioso Diploma di merito. Vincitore di oltre una ventina di concorsi solistici nazionali ed internazionali, spiccano i recenti primi premi all “Aiersi International Guitar Competition 2023”, “Altamira International Guitar Festival Bale-Valle (Croazia) 2022” e il “Guitar Master Lago d’Orta”. La sua intensa attività concertistica lo ha portato ad esibirsi in importanti Festival e sale da concerto in Italia, Croazia, Svizzera e Serbia: si ricordano i Recital presso il consolato italiano in Serbia, il Festival “Mercatali” di Gorizia, il “Bale-Valle in Croazia, l’ ”Ossola Guitar Festival”, il “Guitar Master Lago d’Orta”, il Duomo di Milano e la Villa Reale di Monza. Si è esibito in qualità di solista con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio di Adria e con l’Orchestra Filarmonica Europea giovani ed ha eseguito la prima esecuzione assoluta della composizione “Dialogo del Amargo” di Davide Bontempo per chitarra e coro nonché il celebre “Romancero Gitano” di Mario Castelnuovo-Tedesco. Si esibisce attivamente in formazioni da camera quali il “Duo Dieci Corde” con il violinista Roberto Scordia ed il “DuOn” con la chitarrista Vanessa Bernardi e collabora con il progetto teatrale, musicale ed artistico “Città Invisibili” (un omaggio a Italo Calvino su libretto di Roberta Mangano). Più volte intervistato da trasmissioni radiofoniche tra le quali “Delta Radio Veneto” e “Radio Busto Live”, è stato invitato ad aprire il “3° AEMC Conference on Music Communication, and Performance”, organizzato dall' Associazione Europea di Musica e Comunicazione (AEMC) con il suo progetto su Torü Takemitsu, invitato dal musicologo M° Alberto Nones. Nel 2022 collabora con la storica libreria musicale “Zanibon” di Padova per il progetto “Ainemu” attraverso la recensione di alcune pubblicazioni chitarristiche. Nel 2020 è stato pubblicato un Cd per la rivista nazionale “Seicorde”, premio vinto in occasione della “Seicorde Academy” 2019 e nel 2023 il primo Album per l’etichetta discografica Movimento Classical dal titolo “Obras Maestras Espanolas” sul virtuosismo spagnolo dal Settecento al ventesimo secolo. Sempre per la stessa etichetta esce un album sulla musica contemporanea Russa “A Russian Portrait” che lo vede protagonista in veste di duo chitarristico con Vanessa Bernardi. E’ chiamato da diversi anni in giuria al “Concorso Gaetano Marziali” di Seveso in quanto vincitore assoluto nel 2020 ed ha registrato i video in qualità di Tester per la comparativa degli strumenti della Mostra di liuteria chitarristica nelle edizioni 2022 e 2023. E’ attivo come docente presso Accademie e Associazioni musicali sul territorio ed èDirettore artistico del Festival concertistico “Fagnano in Musica”. Nicholas Nebuloni è Endorser per i marchi Salvador Cortez e La Bella Strings.

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