Artisti / Vanessa Bernardi / A Russian Portrait
Vanessa Bernardi
S. Rudnev V. Kozlov K. Vassiliev N. Koškin A. I. Kramskoi A. Sychra N. Koshkin

A Russian Portrait


A Russian Portrait
Vanessa Bernardi
S. Rudnev V. Kozlov K. Vassiliev N. Koškin A. I. Kramskoi A. Sychra N. Koshkin

A Russian Portrait



L'album

A Russian Portrait

 
Il CD racchiude un interessante e poco conosciuto programma di composizioni originali di autori russi. La prima parte, solistica, è affidata a Vanessa Bernardi; le si affianca nella seconda parte Nicholas Nebuloni, formando il DuOn, vincitore del Concorso. L’anima del popolo russo emerge con evidenza fin dalle prime note, rivelando le sue inconfondibili caratteristiche di espressione viscerale, appassionata e coinvolgente. La storia travagliata di questa nazione si rispecchia nella dolorosa esternazione musicale, dove ogni ascoltatore può percepire il forte sentimento di malinconia come condizione esistenziale universale. Del poliedrico Sergey Rudnev (1955), attivo carne esecutore, compositore e docente, vengono qui eseguiti due brani: il primo, White Grand Piano, dedicato alla chitarrista Irina Kulikova, fu composto in un jazz café a Hollywood. Presenta una struggente e romantica melodia con ampie escursioni di altezza e dolci armonie tipiche della migliore canzone d'autore. Il secondo brano, The Old Lime Tree, basato su un tradizionale canto russo, ha grande potenza narrativa. Il malinconico periodare del vecchio albero di limetta, nella cupa tonalità di si minore, è rischiarato da qualche bagliore in modo maggiore. L’ elegiaco tema viene poi riesposto nel registro grave e accompagnato da un libero controcanto. Un episodio tormentato e burrascoso giunge quindi al registro più acuto della chitarra. Rapidi arpeggi conducono poi all’ evocazione del vento tra le foglie dell’albero, con un sussurrato rasgueado di polpastrello. Il brano termina con una struggente conclusione, impreziosita da delicati effetti timbrici. Del precoce e pluripremiato Viktor Kozlov (1958) viene presentata la Ballata per Elena bellissima, composta nel 1994. La Ballata, dall’ espressività immediata, fa leva su dolci arpeggi e da uno slancio melodico memorabile, che inizia dal registro acuto per scendere in cascata verso il registro iniziale. Nella sua terza apparizione, il gancio melodico ha l’ardire di spingersi ancora più in alto, creando stupore nell’ ascoltatore. Il breve episodio centrale, più mosso e dalle tinte fosche, presenta spaesanti modulazioni a tonalità lontane. La ripresa contiene una rapida cadenza che riconduce al gancio, sottolineato stavolta da accordi pieni e solenni; la conclusione, con un contrappunto discendente a tre voci, riconduce al clima di dolcezza dell’esordio. Il compositore e chitarrista Nikita Koshkin (1956) è tra i compositori contemporanei più conosciuti ed eseguiti. suo stile visionario compie una sintesi tra la popular music e le avanguardie storiche del Novecento, in particolare gli autori russi. La sua musica trae spesso ispirazione da spunti programmatici, con particolare predilezione per trame fiabesche e di fantasia. I due brani tratti dalla Elves Suite, ispirati ai mitologici esseri norreni, non fanno eccezione e rappresentano due anime opposte di questa serie di bozzetti sonori.

Melody è un languido valzer lento, in cui la melodia principale indugia sulla diversa colorazione armonica di una stessa nota ribattuta. Una sezione centrale presenta una serena melodia che si slancia verso l'alto, per poi sorprenderci con cromatismi melodici e armonie inaspettate. Un breve recitativo monodico, basato su disillusi glissandi discendenti, riporta alla ripresa del tema iniziale, che svanisce in una coda dalle sonorità eteree nel registro estremo dello strumento.
Galop, ultimo brano della Suite, è una chiassosa danza, "sporcata· da cromatismi e dissonanze burlesche. Il ritmo, sfrenato ed awincente, è movimentato da alcune spiazzanti emiole metriche. La scrittura chitarristica è perfettamente idiomatica e riesce nell'intento di sfruttare le posizioni dello strumento per creare soluzioni musicali originali.
La Cambridge Suite è una raccolta di cinque brani per due chitarre.
L'iniziale Lullaby è una delicata ninna nanna, che presenta però sapienti modulazioni a tonalità lontane e una ricca compenetrazione delle due parti chitarristiche.
Il Tennis Waltz è una danza ironica, il cui tema principale gioca sul contrasto tra un accompagnamento tradizionale e una melodia sovracuta dispettosamente dissonante. Alcuni hoquetus (alternanze repentine tra le due chitarre) creano effetti di spostamento spaziale del suono e sovrapposizioni di risonanze; effetti che esaltano la form azione a dodici corde.
Il Ragtime è un disinvolto omaggio al padre del genere, Scott Joplin, che viene non solo imitato nello stile, ma anche citato al termine del brano attraverso l' incipit di The Entertainer. Il brano presenta inizialmente due temi, con tipiche melodie sincopate sovrapposte a un regolare tempo di marcia. Dopodiché i due temi vengono sovrapposti, creando un interessante effetto di compresenza di idee musicali diverse.
La Ballaci è il cuore romantico della Suite. L'evocativa introduzione,basata su ricchi accordi e movimenti cromatici, lascia il posto al tema della ballata, costituito da intervalli melodici discendenti; è spontaneo il rimando all'antico Canto dei battellieri del Volga. L'accompagnamento , che ripete stancamente un ostinato accordale, evoca la fatica dei battellieri nel trascinamento delle imbarcazioni controcorrente.
L'Humoresque finale torna ad atmosfere grottesche, coniugando temi di sapore popolaresco ad armonie graffianti e stridenti. Il tema principale alterna i modi dorico e frig io, creando un suggestivo richiamo di mondi lontani. La trama musicale , ricca di divertenti giochi d'effetto, viene sempre più appesantita man mano che ci si awicina al finale, per poi concludere sorprendentemente in modo leggero e sbarazzino.
Alexander lvanov Kramskoi (1912-1973) fu stregato ancora ragazzino dalla magia di Segovia, che lo indusse ad abbandonare il violino per dedicarsi alla chitarra. Della sua sterminata produzione chitarristica vengono qui eseguite le Variations on a Russian Romance . Il tema sale speranzoso ma si ripiega improwisamente su se stesso, disegnando uno stato d'animo sofferente e sconsolato. È questa atmosfera cupa che pervade le variazioni di Kramskoi, appena risollevata dal ritmo di danza della prima variazione. Conclude il breve ciclo di variazioni uno struggente tremolo nel registro estremo dello strumento.
Di Konstantin Vassiliev (1970), il più giovane degli autori in programma, vengono eseguite due composizioni che ben rappresentano le due anime del compositore: quella legata alla tradizione russa (nel brano Elegie) e quella invece che si esprime con uno stile musicale più attuale e aggiornato (come i Two Russian Pieces).
L'Elegie per chitarra sola, dai Three Lyric Pieces pubblicati nel 2012, è un sentito omaggio a Sergej Rachmaninov. La nostalgica prima parte presenta agrodolci interscambi modali; la melodia poi ascende al registro acuto con naturale cantabilità. La seconda parte, un agitato perpetuum mobile, si arresta su enigmatiche armonie sospese, illuminate da suoni armonici. La ripresa è aggravata da armonie più possenti e controcanti cromatici discendenti, mentre si ripresenta il tema secondario nel registro acuto, quasi come un'oasi di salvezza. La breve coda rievoca il tema iniziale in un accenno di canone a due voci.
Il primo dei Two Russian Pieces per due chitarre, Visione, espone una patetica melodia dal sapore tradizionale,
che viene successivamente elaborata attraverso fitti contrappunti di notevole complessità ritmica.
La Dance of the Skomorokhs è invece ispirata ai menestrelli della Russia medievale, poliedrici artisti di strada abili nella recitazione, nel canto, nella danza e nell'esecuzione strumentale. Si tratta di una sfrenata danza dalle spiazzanti accentuazioni ritmiche e dal virtuosistico intreccio delle voci. Non c'è qui la volontà di imitare lo stile musicale del medioevo russo, che peraltro viene evocato, preferendo calare il discorso in uno stile contemporaneo, a tratti jazzistico.
Unico autore non contemporaneo, vissuto infatti tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento, Andrei Sychra (1773? - 1850) è una figura quasi leggendaria nel panorama della musica russa per corde pizzicate.
Ritenuto l'inventore della chitarra russa a sette corde, fu anche acclamato virtuoso dell'arpa e del mitico torban (liuto/arpa).
Il brano qui inciso, Variations on a Russian Theme, consiste in un evocativo tema in re minore seguito da tre brevi variazioni. La scrittura, adattata alla chitarra esacorde, richiama in modo esemplare la cifra compositiva dell'autore, basata spesso su una trama sonora costituita da ampi arpeggi.

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Discografia
Vanessa Bernardi
L'artista

Vanessa Bernardi

Vanessa Bernardi ad ottobre 2023 conseguirà il diploma biennale di secondo livello di chitarra classica presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria sotto la guida del M. Giulio Tampalini, dopo aver ottenuto il diploma triennale di primo livello con il massimo dei voti e la lode (ottobre 2021). Nello stesso anno conseguì anche la laurea triennale in Storia e tutela dei beni artistici musicali presso l'Università degli Studi di Padova (titolo tesi: La musica al tempo del Covid-19: iniziative musicali e didattica a distanza). Intraprese lo studio della chitarra classica all'età di dieci anni presso la Scuola Musicale C. Moser di Pergine Valsugana e proseguì la sua formazione presso il Liceo musicale di Trento e il Conservatorio ‘F.A. Bonporti’ della stessa città, sotto la guida di Norma Lutzemberger. Durante la sua formazione artistica partecipa a diverse masterclass con maestri di chiara fama a livello internazionale quali Adriano del Sal, Christian Saggese, Andrea Dieci, Emanuele Segre, Ricardo Barcelò, Anabel Montesinos, Luigi Attademo, Lorenzo Micheli, Matteo Mela, Marco Ramelli, Giacomo Susani, Gabriel Bianco, Alexandra Whittingham, Irina Kulikova , Marco Tamayo e Lucia Pizzutel con la quale ha completato con successo il workshop chitarristico “Pillole metodologiche” inerente alla tematica dell’insegnamento strumentale. Si è classificata nei primi posti in concorsi di interpretazione chitarristica sia informazione di trio che in veste solistica: si ricordano il Concorso "Cesare Lutzemberger” di Treviso, il concorso "Val di Sole" ed il Guitar Master Lago D' Orta in cui ottiene un premio speciale. Recentemente vince il bando del progetto "La tua idea" indetto dal conservatorio di Adria che le ha permesso di incidere due dischi dedicati al repertorio spagnolo e russo sia in veste da solista che in duo chitarristico con l’etichetta discografica “Movimento Classical”. Si è esibita sia come solista che in formazione di duo già in numerose rassegne concertistiche ed in prestigiosi luoghi, tra cui la Villa Roberti e il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco, il Duomo di Milano, all’interno del Festival chitarristico internazionale del Conservatorio di Adria A. Buzzolla, presso l’Accademia Gaetano Marziali di Seveso.

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