Nicolò Giuliano Tuccia
Haydn


Nicolò Giuliano Tuccia
Haydn



L'album

Il divertimento in G Major Hob XVl:8 è una delle opere più famose di Haydn per la musica a tastiera. Fu scritto intorno al 1766 e si caratterizza per la sua freschezza e la sua leggerezza, tipiche della musica tastieristica dell'epoca. L'opera è composta da quattro movimenti: un allegro, un minuetto, un andante e un allegro finale.
Il primo movimento, in tempo allegro, si apre con un tema vivace e giocoso che si alterna con una serie di episodi più delicati e sospesi. Il secondo movimento, in tempo di minuetto, è caratterizzato da una melodia dolce e cantabile che si snoda su un accompagnamento armonico morbido e delicato. Il terzo movimento è un andante molto cantabile e breve che conduce a un quarto ed ultimo movimento brillante e divertente: quest'ultimo ha cenni molto interessanti, che caratterizzano lo stile di Haydn e della sua epoca; per esempio, l'uso delle terzine e degli abbellimenti.
Il divertimento in C Major Hob XVI:1 fu scritto intorno al 1766 e si caratterizza per la sua eleganza e la sua bellezza formale. L'opera è composta da tre movimenti: un allegro, un andante, un minuetto-trio. Il primo movimento, in tempo allegro, si apre con un tema spassoso che si sviluppa attraverso una serie di episodi più austeri nella tonalità minore. Anche qui si può notare come Haydn sia interessato a giocare attraverso l'alternanza della tonalità maggiore e di quella minore. Il secondo movimento, in tempo andante, è una delicata aria lirica che si sviluppa attraverso una serie di variazioni armoniche e melodiche sempre più raffinate. Il terzo movimento, in tempo di minuetto, è un'allegra danza di corte, caratterizzata da un ritmo leggero e incalzante che sfocia in un trio più malinconico e triste, nella tonalità di do minore, per poi ritornare alla forma del minuetto iniziale.Il divertimento in C Major HobXVl:3 fu scritto intorno al 1760 e si caratterizza per la sua eleganza e la sua leggerezza. L'opera è composta da tre movimenti: un allegro, un andante, un minuetto-trio. Il primo movimento, in  tempo allegro, si apre con un tema vivace e giocoso, scandito da terzine di crome che creano stabilità ritmica. La Keyboard Sonata in G Major HobXVI: G1 fu scritta intorno al 1760 e si caratterizza per la sua eleganza e il suo virtuosismo. L'opera è composta da tre movimenti: un allegro, un minuetto-trio e un presto. Il primo movimento, in tempo allegro, è un brillante pezzo virtuosistico che si sviluppa attraverso una serie di passaggi rapidi rna di carattere spiritoso. Il secondo movimento, in forma di minuetto, è una dolce e melanconica melodia che si sviluppa attraverso una serie di passaggi armonici raffinati e delicati, contrapposti a un trio molto faceto rispetto al minuetto di apertura. Il terzo e ultimo movimento, in tempo presto, è un virtuosistico finale che si sviluppa attraverso una serie di passaggi veloci e complessi.
In sintesi, questa è una raccolta di sei diverse opere di Haydn, rappresentative della sua versatilità e della sua abilità nel creare musica di genere e stile vari: dai divertimenti alle partite, ogni opera presenta un'atmosfera diversa, ma sempre raffinata e ben strutturata. Haydn si presenta in questo periodo come l'incarnazione della forma classica, molto nobile ma di quieta grandezza, come, tra l'altro, lo era la Vienna di quell 'epoca.
La vita di Haydn fu altrettanto interessante quanto la sua musica. Nato in un villaggio vicino a Vienna nel 1732, ebbe una formazione musicale precoce e cominciò presto a lavorare come musicista professionista. Nel 1776 divenne il maestro di cappe lla della famiglia Esterhazy, una delle famiglie nobili più importanti dell'Impero austriaco. Haydn lavorò per tale famiglia per più di trent'anni, producendo un'enorme quantità di musica per la sua corte, dalle opere alle sinfonie, dalle sonate alle cantate. Durante questo periodo, Haydn si guadagnò la fama di essere uno dei più importanti compositori dell'epoca , influenzando molti altri musicisti e diventando un modello per i giovani compositori che seguirono, come Beethoven, Mozart e Schubert. Nel corso della sua vita, compose oltre cento sinfonie, oltre ottanta quartetti d'archi, molte opere vocali e una vasta gamma di musica per tastiera.
Morì a Vienna nel 1809, lasciando un'eredità musicale senza pari.

Il secondo movimento, in tempo andante, è una dolce melodia che si sviluppa attraverso una serie di passaggi armonici sempre più raffinati. Haydn in questo periodo adora far respirare l'esecutore con tempi lenti e cantabili. Il terzo movimento, in tempo di minuetto, è una danza di corte molto allegra e vivace che si contrappone al carattere drammatico, in tonalità minore, del trio, per poi avere, mediante la ripetizione del minuetto, una conclusione in do maggiore. La partita in G Major HobXVI:6 fu scritta intorno al 1765 e si caratterizza per la sua eleganza e la sua vivacità L'opera è composta da quattro movimenti, ognuno dei quali rappresenta un diverso tipo di danza dell'epoca. Il primo movimento, un allegro, si apre nella tonalità di sol maggiore. Ha una forma caratteristica dell'epoca, ovvero un'esposizione sulla tonica, lo sviluppo sulla dominante e la ripresa sulla tonica. Nel secondo movimento, un minuetto e un trio sono contrapposti per carattere diverso: il minuetto è nella tonalità maggiore, mentre il trio è in quella minore. Il terzo movimento è un adagio molto riflessivo e di carattere funereo nella tonalità di sol minore. Il quarto ed ultimo movimento è un "allegro molto". Anche questa volta, Haydn ha voluto porre l'attenzione sulla vivacità e sul virtuosismo tastieristico dell'epoca. Anche qui è presente una contrapposizione tonica-dominante.
La partita in B Flat Major Hob XVl:2 fu scritta intorno al 1765 e si caratterizza per la sua eleganza e la sua leggerezza. L'opera è composta da tre movimenti, ognuno dei quali ha forma e caratteristiche diverse. Il primo movimento, sebbene "moderato", è una danza allegra ma allo stesso tempo seriosa e brillante. Il secondo movimento è un largo molto cantabile e riflessivo. La mano sinistra accompagna la mano destra, la quale ha un canto melanconico e drammatico. Il terzo e ultimo movimento è un minuetto-trio. Anche questa volta si insiste sulla contrapposizione maggiore-minore dei due movimenti.

mostra tutto riduci
Discografia
Nicolò Giuliano Tuccia
L'artista

Nicolò Giuliano Tuccia

Inizia all’età lo studio del pianoforte sotto la guida del maestro Giancarlo Peroni. Nel 2020 consegue il diploma di Triennio accademico con il massimo dei voti e la lode, nel 2022 consegue il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio “B.Maderna” di Cesena. Nel 2021 studia per un anno all'Accademia di Pinerolo con i maestri Pietro De Maria, Enrico Stellini e Andrea Lucchesini. Nicoló Giuliano Tuccia attualmente studia all'Accademia “Incontri col maestro” di Imola sotto la guida del Maestro André Gallo e all’Accademia Europea “Alta Formazione” di Napoli con Giuseppe Devastato. Durante la sua carriera musicale, Nicolò Giuliano Tuccia si perfeziona con vari maestri e tiene masterclass nazionali ed internazionali. I maestri con cui ha avuto il piacere di perfezionarsi sono: Mauro Minguzzi, Alessandra Ammara, Manila Santini, Giovanni Valentini, Luigi Tanganelli, Riccardo Risaliti, Emanuel Krasovsky, Sergio Tiempo, Inna Faiks, Massimiliano Ferrati, Roberto Cappello, Edith Fischer, Siavush Gadjev, Antonio Pompa - Baldi, Pablo Galdo, Andrea Lucchesini, Giuseppe Albanese, Avedis Kouyoumdijan, Hortense Cartier Bressan, Anthony Tam, Jesus Maria Gomez, Elvin Rodriguez , Francesc Vidal, Andrè Gallo e Giuseppe Devastato. Nicolò Giuliano Tuccia è stato vincitore di premi nazionali e internazionali, piazzandosi sempre ai primi posti. I concorsi dove si è distinto positivamente sono: “Premio Alberghini” di Castel Maggiore, 1° premio assoluto, “Premio Zangarelli” 1° premio, “Città del Borgo dell'angelo” Concorso 1°
premio assoluto, “maria labia prize” 1° premio, “ Map international piano competition“1° premio“concorso pianistico Ugo Amendola 1° premio, Città di San Donà di Piave 2o premio, "Kings Peak International music Competition” 2° premio, vincitore unico premio speciale della sua categoria", Città di Riccione "2° premio", Città di Magliano Sabina "2° premio", "Premio Humberto Quagliata "2° premio", menzione d'onore al Concorso pianistico online “Sergio Fiorentino” .Quest'anno ha vinto la borsa di studio "Rotary Club" di Cesena, vincendo un concerto che lo ha visto protagonista al conservatorio “B.Maderna” di Cesena.
Nicolò Giuliano Tuccia ha suonato in rinomate sale da concerto sia come solista che in formazioni cameristiche quali: "Teatro Galli" di Rimini, "Teatro B. D'antona" di Castel Maggiore, "Teatro Alighieri" di Ravenna, "Teatro degli Atti " di Rimini, "Foyer Respighi" del Teatro Comunale di Bologna, "Sala Corelli" del Teatro Alighieri di Ravenna, "Sala della Prefettura" di Forlì, "Teatro Talia" di Gualdo Tadino, "Circolo degli Ufficiali" di Bologna, "Palazzo Raffaello" di Urbino, Sala “Marco Biagi “di Bologna, Circolo Culturale G.Fantoni della Spezia, Sala “L.Dalla Piccola” di Cesena, “M.K Ciurlionis Museo Nazionale “ di Kaunas, Auditorium "Martin Codax" di Vigo, Aula Magna della Università di Helnsiki, Auditorium della musica di Telki in Ungheria, “Teatro Don Bosco” di Gualdo Tadino. Sono vari festival a cui Nicoló ha preso parte. Tra i tanti ricordiamo: "Misano Piano Festival", "Ravenna Festival", "Festival della Romagna", "Festival delle note tra i calanchi",“Clivis
Umbria" ,“Kaunas Piano Festival" in Lituania , “Altalena Music Fest” , “ Conoscere la musica“ , “ Society Piano Circle” di Helsinki , “Pomeriggi Musicali al Fantoni “ di La Spezia , “le Salon de la musique “ ,” Roma Tre orchestra”, “Festival Pianistico Internazionale Larius di
Lecco”. Ha suonato come solista il K414 di W.A.Mozart presso l'istituto musicale Masini, il 3° Concerto di L.V.Beethoven con la "Circle Simphony Orchestra" di Padova, il K413 di W.A.Mozart con l'Orchestra da Camera del Conservatorio di Cesena , con l’ensamble da camera i "Musici Malatestiani" il Concerto BWV1053 di J.S. Bach, al Teatro A.Galli di Rimini, musiche di Antimo D'Agostino con l'Orchestra "Rimini Classica" e con l'Orchestra Giovanile
di Faenza “Marco Allegri” il k413 di W.A.Mozart.
Ha avuto il piacere di collaborare con i direttori Stefano Pecci, Raffaele Valentini, Parvi Shejazi, Antonio Raspanti e Jacopo Rivani. Nicolò Giuliano Tuccia ha pubblicato CD per Movimento Classical "Haydn", IMD music ragione web e Doppio Movimento music Label.
Attualmente è presidente dell’associazione Forlì Cultura ed è in collaborazione con la rete ISMUNET dove sono presenti oltre 30 associazioni in tutta Italia, e con il Circolo Lamberto Valli, a cui prende parte spesso, sia come solista che come promotore culturale delle iniziative.

mostra tutto riduci
Vuoi saperne di più?
Contattaci